Avviso pubblico di mobilità per la copertura a tempo pieno e indeterminato di n° 1 “Funzionario Amministrativo” (Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione), mediante passaggio diretto tra amministrazioni ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. n. 165/2001

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Maria Bianca Larderel – Viviani della Robbia

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1 GENERALITÀ

1.1 Nome dell’Istituto

Gabinetto G.P. Vieusseux, Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti”. Palazzo Corsini Suarez, Via Maggio 42, 50125 Firenze.

1.2 Nome del Fondo

Fondo Maria Bianca Larderel-Viviani della Robbia

1.3 Notizie su possessore o possessori

Il Fondo de Lardarel Viviani della Robbia è lo specchio dell’ascesa e dell’affermazione sociale di una famiglia franco-italiana tra Otto e Novecento.

Il capostipite del ramo italiano della famiglia è Francesco de Larderel, conte di Montecerboli e fondatore dell’industria per l’acido borico su cui poggia la fortuna economica della dinastia nella Toscana della prima metà del secolo XIX. Suo figlio Enrico sposa nel 1843 Amicie Lefort d’Autry, la cui madre appartiene alla diplomazia napoleonica. Dal matrimonio de Larderel-Lefort d’Autry nascono i tre figli Gastone (1844), Alessandro (1854, morto poco più che trentenne), Bianca o Blanche (1856). I de Larderel rafforzano i legami con quella parte di nobiltà fiorentina legata ai Lorena, cercando di favorirne il ritorno nel ‘59-60. Comprensibili quindi le resistenze interne che si manifesteranno quando si delinea il matrimonio tra Bianca de Larderel ed Emanuele Alberto Gurrieri, figlio naturale di Vittorio Emanuele II di Savoia e di Teresa Vercellana, contessa di Mirafiore. Dall’unione nascono nascono i figli Gastone e Vittorio. Nel 1894 scompare Emanuele di Mirafiore e nel giro di poco (1896) anche il secondogenito Vittorio: resta accanto alla madre solo la figlia Maria Bianca , nata nel 1884. Educata nel collegio delle suore di Badia a Ripoli, dimostra precoci inclinazioni alla scrittura. Nel 1904 Maria Bianca sposa Giovan Battista Viviani della Robbia e l’anno dopo nasce la figlia Franca: ma presto l’unione si scioglie e Maria Bianca torna a vivere con la madre. Da qui in avanti si distinguerà per il suo impegno culturale: scriverà e pubblicherà i suoi racconti sulla «Rassegna Contemporanea» e sulla «Rassegna Nazionale». Il 18 settembre 1909 si abbona al Gabinetto Vieusseux e dall’amicizia con Laura e Angiolo Orvieto scaturirà la collaborazione col «Marzocco» dal 1916 al 1932, con lo pseudonimo di Bianca Maria. Durante la guerra partecipa a diversi comitati per la raccolta di fondi a sostegno delle truppe, esprimendo così il suo senso di solidarietà sociale. In veste di organizzatrice culturale fonderà nel 1921 la società «Amici del libro» con lo scopo di promuovere gli scritti di nuova pubblicazione. Si inserisce nel quadro del mondo agrario toscano l’opera di promozione sociale dei contadini e di modifica della conduzione mezzadrile sperimentate nella fattiria delle Barone a Panzano. Un’altra sua grande passione sono i viaggi che la portano a tenere conferenze sui luoghi visitati. Maria Bianca Viviani della Robbia muore a Firenze il 29 ottobre 1971. Il 27 novembre 1982 si inaugura, promossa dall’Archivio Contemporaneo e curata da Silvano Ferrone, la mostra «Dalla storia di una famiglia in Toscana (1841-1943): industria, nobiltà e cultura», che espone documenti del fondo de Larderel Viviani della Robbia.

1.4 Data e modi di acquisizione

Il Fondo viene donato da Franca di Grazzano Visconti di Modrone nel 1978. Esso comprende oltre ai libri, album fotografici e materialei vari quali quaderni, ricordi, diarii.

1.5 Storia del Fondo

L’archivio familiare che giunge all’Archivio Contemporaneo comprende una parte della biblioteca della nobildonna.

1.6 Alimentazione del Fondo

Il Fondo è considerato chiuso.

1.7 Indicizzazione del Fondo

Del Fondo si possiede un catalogo a schede mobili mss e ordinate alfabeticamente per autore.

1.8 Accessibilità del Fondo

Il fondo è consultabile presso la sede dell’Archivio Contemporaneo. Escluso dal prestito.

2. DESCRIZIONE

2.1 Consistenza

Circa 700 volumi.

2.3 Tipologia

Per lo più opere di storia e letteratura collocabili soprattutto nella prima metà del Novecento. Sembra predominante la lingua italiana. Da un rapido esame delle dediche si possono evincere i numerosi contattti della marchesa con gli intellettuali italiani del tempo e in particolare con i personaggi via via succedutisi alla direzione del Gabinetto Vieusseux: Bonaventura Tecchi, Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti.

2.4 Caratteristiche fisiche

Circa la metà dei libri presenta una legatura con piatti in cartone e rivestimento in carta a motivi floreali che all’interno conserva la coperta editoriale: in mancanza di cartellini del rilegatore si può ipotizzare che questo tipo di lavorazione appartenga alla legatoria fiorentina Giannini. Il resto della raccolta sono quasi tutte brochure in cartoncino. Il Fondo, ospitato negli arredi originali, occupa una piccola stanza al secondo piano di Palazzo Corsini Suarez.

2.5 Identificazione, ordinamento e collocazione

Non sono stati riscontrati ex-libris o firme di possesso ma, come ricordato sopra, una grande quantità di copie dedicate. Il Fondo, identificato con la sigla “FVR”, non trova ancora posto all’interno dell’inventario generale della Biblioteca perché non è stato catalogato su supporto elettronico: resta comunque valido il riferimento ai numeri di collocazione presenti sulle schede mss.

2.6 Stato di conservazione

Cattivo lo stato di conservazione delle brochure non rilegate, che presentano strappi, imbrunimenti, spaccature tra sezione e sezione. All’interno della stanza ove sono conservati i libri sono visibili anche infiltrazioni di umidità.

2.7 Mostre e altre attività di valorizzazione riguardanti il Fondo

Mostra dell’Archivio Contemporaneo, Firenze, Palazzo Strozzi, 20 maggio-30 giugno 1978, presentazione di Luigi Crocetti, Firenze, Arti grafiche Mori, 1978 (Fondo Montanelli di Luigi Mascilli Migliorini, Fondo de Larderel-Viviani della Robbia di Silvano Ferrone, Fondo Orvieto di Roberto Fedi, Fondo Ojetti di Silvia Betocchi, Fondo Dallapiccola di Fiamma Nicolodi, I ritratti di Adriana Pincherle di Giuseppe Nicoletti);
Vieusseux e il “Vieusseux”: storia e cronaca di un istituto di cultura e del suo fondatore. Catalogo delle mostre, 20 ottobre – 10 dicembre 1979, Firenze, Arti grafiche Mori, 1979 (Catalogo della sezione storica, a cura di Luigi Mascilli Migliorini. Guida alla sezione contemporanea, a cura di Marco Marchi. Ipotesi di lavoro del Centro Romantico, a cura di Maurizio Bossi. Mostra esemplificativa dell’Archivio Contemporaneo, a cura di Albarosa Albertini, Caterina Del Vivo, Carlo Tonini);
Dalla storia di una famiglia in Toscana (1841-1943): industria, nobiltà e cultura. Mostra del Fondo de Larderel-Viviani della Robbia, catalogo a cura di Silvano Ferrone, Firenze, Palazzo Corsini Suarez, 27 novembre 1982-19 marzo 1983, Firenze, Tip. Il Sedicesimo, 1982.

3. BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTAZIONE

CITO, n. 358;

Cronologia, p. 138.

Scheda a cura di Cristina Cavallaro