Il Vieusseux&Firenze 1820-1870
In occasione della Giornata di studio Libri e lettori verso l’Italia unita: dalle fonti del Gabinetto Vieusseux (1820-1870), tenuta a Palazzo Strozzi (Sala Ferri) il 22 aprile 2010, con la partecipazione di Gianluca Albergoni, Laura Desideri, Chiara De Vecchis, Neil Harris, Mario Infelise, Sara Mori, Monica Pacini, Renato Pasta, Maria Iolanda Palazzolo, Daniel Roche, Simonetta Soldani, era stato realizzato un prodotto multimediale in formato Adobe Flash purtroppo non più supportato dai browser. Questo incontro – il primo di una serie di iniziative nell'ambito del programma 'Il Vieusseux per i 150 anni dell’Unità d’Italia', che si svolgeranno fino a tutto il 2011 - è stato organizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze (Dottorato in studi storici per l’età moderna e contemporanea) e la Regione Toscana, che ci ha sostenuto anche per il progetto Un firmamento di firme: viaggiatori- lettori europei a Firenze tra Otto e Novecento. Il “firmamento di firme” è quello dei 150.000 abbonati al Gabinetto Vieusseux dal 1820 al 1926, che hanno lasciato traccia della loro presenza (e dei loro recapiti a Firenze) nel registro del Libro dei soci: una fonte di primaria importanza per ricostruire la “popolazione” dei viaggiatori e dei lettori nella città simbolo del cosmopolitismo ottocentesco.
E’ indubbio che il Gabinetto scientifico letterario fondato a Firenze nel 1819 da Giovan Pietro Vieusseux, mercante di origine ginevrina, abbia svolto un fondamentale ruolo di aggregazione nella città. Raro esempio di sovravvivenza di uno dei tanti gabinetti di lettura diffusi in Europa fino dalla seconda metà del Settecento, è rimasto un monumento unico nel suo genere, dove si conserva la memoria dei viaggiatori che vi sono passati fino dagli inizi e le loro letture. Le raccolte di riviste e libri della Biblioteca circolante, intese sia come testi che come manufatti fisici, insieme ai documenti d’archivio (dagli avvisi al Libro dei soci, dal Copialettere al Libro dei prestiti) costituiscono una grande fonte per ricostruire la storia della cultura europea tra Otto e Novecento, di cui il Vieusseux offre una eccezionale testimonianza.
Partendo proprio da queste fonti, ci siamo proposti di ricostruire la fisionomia dello “stabilimento” di Palazzo Buondelmonti, in Piazza Santa Trinita, nel contesto della storia culturale della città, osservata nel passaggio dal periodo granducale agli anni della capitale. Se da un lato si sono individuate le linee portanti delle proposte di lettura, rivolte in particolare agli stranieri residenti o di passaggio da Firenze, dall’altra sono emerse le tipologie dei lettori e la loro distribuzione nei luoghi di aggregazione della città.
Un primo risultato di questa indagine, basata sugli straordinari documenti conservati dal Gabinetto Vieusseux (tra i libri, basta citare le relazioni di viaggio e le guide dell’epoca) è questo prodotto multimediale, che si basa sulle mappe di Firenze nel periodo pre-unitario e post-unitario, dal 1820 fino alla conclusione del quinquennio di capitale del nuovo regno (1870). Il “visitatore” odierno potrà aggirarsi nelle strade della città, ricostruita nella stratificazione dei luoghi deputati della sociabilità e dei forestieri: alberghi e locande, caffè, teatri, biblioteche e gabinetti di lettura, a partire ovviamente da quello fondato da Giovan Pietro Vieusseux a Palazzo Buondelmonti, a Piazza Santa Trinita.
Questo prodotto è il primo risultato di ampie ricerche sul Gabinetto Vieusseux e sui luoghi della città frequentati dagli stranieri. Le ricerche non si esauriscono con i risultati fin ora qui riprodotti, ma costituiscono la prima tappa di un lavoro in progress, sottoposto a continui aggiornamenti, revisioni, correzioni. Per questo è ben accetto il contributo di chi volesse intervenire con suggerimenti e integrazioni.