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Pietro Gerbore

Pietro Gerbore

Contenuto del Fondo: consistente raccolta di carteggi indirizzati a Gerbore (di cui si conservano anche numerose minute): il periodo cronologico coinvolto va dall’inizio degli anni ‘50 (quando Gerbore ha iniziato, secondo la sua definizione, una “vita nuova”) fino ai primi anni ‘80, con qualche raro inserto precedente alla seconda guerra mondiale. Si conservano inoltre numerosi autografi di Gerbore, che si riferiscono a testi effettivamente pubblicati o solo progettati. La voracità intellettuale di Gerbore ha infatti accompagnato una fervida capacità di scrittura che si è esercitata su più fronti solo in parte concretizzati. Tra i progetti più meditati e quelli solo abbozzati la situazione è mobile e di ogni lavoro in corso d’opera possono conservarsi diverse stratificazioni in forma di dattiloscritto, manoscritto o di quaderno. Mentre una serie di appunti raccolti in previsione di opere da scrivere (con citazioni, definizioni, sommari) si presenta come materiale preparatorio in formato scheda, accumulato ordinatamente dentro buste intitolate al disegno messo in cantiere. Si segnalano poi alcuni quaderni in cui Gerbore ha tenuto un diario intimo, se ne conservano alcune copie (la serie – lo si deduce dalla numerazione – è probabilmente lacunosa) per gli anni 1935-36 e 1950 (quest’ultimo anno – come detto – segna l’inizio di una nuova vita, dopo lo smarrimento degli anni successivi alla guerra). Si conservano anche testi, scritti prevalentemente in francese e in romeno, della moglie di Gerbore, Aurelia Athanasiu. Alle carte manoscritte va aggiunta la presenza di una rassegna stampa con gli articoli pubblicati da Gerbore sulla stampa periodica: sono stati diligentemente incollati dallo stesso autore in una serie di album che coprono la sua produzione pubblicistica tra il 1951 e il 1978 (le testate più rappresentate sono “il Borghese” – negli anni tra il 1951 e il 1957 –, il “Roma” – di cui si conservano anche le pagine sciolte con gli articoli usciti tra il 1977 e il 1978 –, “Il Globo”, “Il giornale d’Italia”); della rivista “La Torre” (dove Gerbore ha scritto tra gli anni ‘70 e ‘80) si conserva invece una collezione compresa tra le annate 1978 e 1981. Completa il Fondo una biblioteca personale con circa 4000 opere di argomento vario (la materia più approfondita rimane sicuramente la storia), la maggior parte presenti in esemplari in lingua originale (spagnolo, francese, inglese, tedesco, russo); oltre alle monografie sono presenti alcune collezioni di periodici stranieri, in particolare spagnoli. La presenza di raccolte del genere testimonia sicuramente del poliglottismo e della ampiezza di interessi coltivati dal loro possessore.

Strumenti di ricerca: in sala consultazione disponibili uno schedario parziale dei carteggi e di alcuni testi di Gerbore (i mittenti della corrispondenza ordinata e i titoli dei testi elencati anche in un indice dattiloscritto) e un elenco di consistenza per la serie degli autografi. Biblioteca non catalogata.