CHIUSURA AL PUBBLICO. Si avvisano gli utenti che lunedì 23 giugno l'Istituto resterà chiuso

Più risultati

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Pietro Pancrazi (Cortona 1893 – Firenze 1952)

Pietro Pancrazi

Contenuto del fondo: l’archivio è composto per larga parte da lettere ricevute da Pancrazi tra il 1915 ed il 1952 con rare eccezioni; si tratta di circa 7000 pezzi, comprese le fotocopie e le trascrizioni delle lettere del critico, ottenute attraverso lo scambio. L’appartenenza di Pancrazi a molteplici ambiti culturali è testimoniata anche dai carteggi scambiati con il mondo editoriale: quotidiani (tra tutti citiamo la trentennale collaborazione al “Corriere della Sera”), riviste (quali “Pègaso” redatta con Ojetti, “La Voce”, “Il Ponte”) e case editrici. I “manoscritti” riguardano per la maggior parte l’attività giornalistica di Pancrazi, con allegata documentazione di lavoro per la stesura dei vari articoli, elzeviri o recensioni. Testimoniata anche l’intertestualità nell’opera del critico, spesso infatti i ritagli allegati ai manoscritti recano correzioni autografe in vista della raccolta in volume, come Ragguagli di Parnaso (1920) in cui confluirono le collaborazioni a “Il Resto del Carlino”. Per quanto riguarda la prosa non giornalistica, segnaliamo la presenza di scritti giovanili, quaderni scolastici, il manoscritto di Donne e buoi de’ paesi tuoi (1934), in cui sono raccolti 16 fogli di via, ossia note di viaggio, e le bozze di stampa di Esopo moderno (1930). Infine segnaliamo che si conservano autografi di altri autori: 18 lettere autografe di Carducci ad Annie Vivanti, pubblicate in Un amoroso incontro della fine ottocento (1951), 26 di Pascoli a Gargano, 1 di D’Annunzio a Pascoli. Tra la rassegna stampa si conserva una ricca collezione di ritagli di e su Pancrazi, in particolar modo relativi alla collaborazione con il “Corriere della Sera” per gli anni 1926-1952, tra cui numerosi presentano correzioni autografe. Completa il fondo una raccolta di fotografie (di natura familiarie e ritratti con amici letterati) e documenti di carattere biografico, legale o amministrativo, come ricevute e diplomi, tra cui segnaliamo la nomina ad Accademico dei Lincei.

Strumenti di ricerca: descrizione dell’intero Fondo ricercabile tra gli inventari on line.