CHIUSURA ESTIVA

La Biblioteca e l'Archivio Contemporaneo resteranno chiusi al pubblico dal 5 al 23 agosto.

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Arrigo Bugiani (Grosseto 1897 – Figline Valdarno 1994)

Firma Arrigo Bugiani

Scrittore

Contenuto del Fondo: le corrispondenze che si conservano nel fondo consistono innanzitutto nei carteggi indirizzati a Bugiani: si tratta di un consistente corpus epistolare, costituito dalle missive di oltre 800 mittenti al momento identificati (una piccola parte dei carteggi resta da decifrare o ordinare), che fa da controcanto alle relazioni personali coltivate da Bugiani. I documenti più antichi sono stralci da brevi corrispondenze di conoscenti locali, comunicazioni al soldato di stanza sul fronte della Grande Guerra o impegnato – dopo il conflitto – nelle associazioni dei combattenti e reduci, o provenienti da corrispondenze intrattenute da Bugiani nell’ambito dell’associazionismo cattolico, tra le cui file militò a partire dalla fine della guerra. Il primo nucleo di scambi epistolari significativo è però quello che testimonia, agli inizi degli anni ‘30, l’accoglienza ricevuta dagli scrittori del mondo cattolico fiorentino riuniti sotto l’insegna del “Frontespizio”; spostandosi più avanti – in coincidenza con il duplice trasferimento in Liguria – si segnala l’apertura delle corrispondenze a un raggio non più circoscritto alla Toscana. Oltre a una “linea” ligure, dall’elenco dei mittenti si possono ricavare altri filoni omogenei (ma i raggruppamenti potrebbero essere diversi e, tutti, incrociarsi tra loro), come quello degli esponenti della cultura cattolica o quello che può essere ricondotto all’attenzione di Bugiani per l’arte e la grafica. Non passa certo inosservata, nei carteggi ricevuti da Bugiani, la storia di “Mal’Aria” e della lunga appendice dei libretti (nati come ideale continuazione della rivista), la cui genesi si dipana anche attraverso gli scambi epistolari; le fasi dell’elaborazione dei fascicoli di “Mal’Aria” e dei libretti sono naturalmente documentate dalla Serie che conserva tutta una sequenza di fascicoli preparatori: inserti dove Bugiani ha inserito bozze, cliché ma anche lettere e sue minute (a riprova di un mutuo scambio di generi e di motivazioni). Nella tipologia epistolare rientra anche un gruppo compatto di “copialettere” formato da 16 tra quaderni e bloc notes in cui si conservano, sistematicamente, tracce della corrispondenza spedita da Bugiani a vari destinatari: i singoli pezzi (sotto forma di minute o di copie) sono ordinati cronologicamente dal 1972 al 1988; alcune delle copie ottenute battendo a macchina con carta carbone o carta copiativa – e rilegate in questi quaderni – si ritrovano poi distribuite negli inserti dei relativi corrispondenti o in quelli monografici dedicati ai libretti. Molto consistente è la documentazione preparatoria ai fascicoli di “Mal’Aria” e ai successivi libretti: della rivista “maremmana” si conservano dossier di tutti i fascicoli usciti ad eccezione del n° 4 (quello dedicato a Lorenzo Viani; gli altri numeri monografici furono dedicati a Pietro Parigi, Luigi Bartolini e Domenico Giuliotti), negli incartamenti sono presenti manoscritti e dattiloscritti con i testi destinati all’impaginazione, bozze di stampa, articoli di giornale con recensioni al numero appena uscito, comunicazioni epistolari di congratulazioni e commento al fascicolo dato alle stampe ecc.; imponente il materiale che testimonia la genesi e la stampa dei libretti: a quasi ogni numero uscito corrisponde un inserto in cui Bugiani ha raccolto le lettere a lui spedite o sue minute (gli interlocutori chiamati in causa sono i personaggi coinvolti nel progetto: che nella sua ossatura minimale sta in piedi su un testo di un dato autore accompagnato da un contributo di un illustratore, e parole e immagini si integrano e si commentano vicendevolmente), articoli di giornale, documenti da cui è stata presa in prestito l’ispirazione, scritture e ripensamenti successivi, bozze e prove di impaginazione, cliché, cioè tutto quell’apparato di sedimentazioni stratificatosi prima dell’uscita del libretto. Oltre al materiale preparatorio a quasi tutti i libretti effettivamente dati alla luce, esiste una controserie che raccoglie documentazione dei progetti rimasti solo sulla carta. A dispetto del notevole materiale sul suo lavoro di editore sono più scarne le presenze di testimoni dei libri scritti da Bugiani: gli unici titoli di cui si conserva qualche forma di documentazione sono quelli di Annata felice (con bozze e recensioni su questo libro pubblicato nel 1958) e di Questo e altro (testi e bozze dell’edizione datata 1985). Tra il materiale bibliografico di varia natura si conserva una collezione rilegata della rivista “Mal’Aria” e la raccolta completa (di ciascun esemplare se ne conservano più copie) della serie dei libretti, con le prime 5 centurie e i 70 numeri (tranne due che non furono portati a termine) che hanno proseguito (con una cifra “negativa”) la numerazione fino a 500 “meno” 70. Si conservano anche recensioni ai libretti e altro materiale bibliografico sciolto. Bugiani si è autocostruito anche una specie di inventario iconografico con illustrazioni di disegni e stampe (fregi anonimi, disegni di mano di artisti contemporanei, incisioni antiche, un repertorio di immagini dedicate – per soggetto – a vari personaggi) ritagliate da libri, giornali ecc.. All’archivio è aggregata anche la biblioteca privata di Bugiani, che ne testimonia le letture e gli interessi personali: ben rappresentata è la letteratura degli autori legati al “Frontespizio” (molti i libri con dedica firmata dagli amici di Bugiani), i titoli di alcune case editrici (per esempio libri Vallecchi e quelli delle Edizioni di Storia e Letteratura) o quelli che rientrano nell’ambito della letteratura religiosa; vi si possono riconoscere varie sezioni più o meno omogenee (all’interno di una libreria ancora da riordinare): i libri degli amici letterati (Giuliotti, Bargellini, Betocchi, Lisi, Papini, Bartolini, Sbarbaro ecc.), libri antichi, libri d’arte, letteratura sulla storia e la cultura locale (in particolare quella toscana e quella ligure), collezioni speciali (come quelle Scheiwiller o alcuni esempi di opuscoletti che in qualche modo emulano l’esempio dei libretti), per finire con alcune raccolte di periodici (del “Frontespizio” è presente la raccolta quasi completa).

Strumenti di ricerca: disponibili in sala consultazione l’indice dei corrispondenti del carteggio e un elenco della serie dei Libretti, insieme ad altri elenchi di consistenza.