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Fondo Hiram Powers

Hiram Powers è stato uno scultore neoclassico statunitense. Una delle sue opere più conosciute è La schiava greca.

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Catalogo familiare e commerciale

Catalogo delle fotografie

Elenco dei corrispondenti

Notizie biografiche

Hiram Powers nasce il 29 Luglio 1805 vicino a Woodstock, nel Vermont. Nel 1816 si stabilisce con la famiglia a Cincinnati, in Ohio.

Nel 1822 diventa apprendista nella fabbrica di organi ed orologi di Luman Watson dove mostra per la prima volta la sua attitudine per la meccanica. A breve sviluppa un interesse per la scultura, coltivato anche grazie agli insegnamenti di Frederick Eckstein, dal quale apprende l’arte di modellare l’argilla.

Nel 1825 ca. trova un impiego presso il Western Museum di D’Orfeuille nel settore meccanico, dove si occupa della fabbricazione e del restauro di sagome in cera. Insieme a Frances Trollope realizza “The Infernal Regions”, un insieme di sagome in cera animate, basato sull’Inferno dantesco.

Nel 1837, dopo aver rivisitato la casa natale nel Vermont, si trasferisce a Firenze con la famiglia, incoraggiato dall’amico Horatio Greenough. Nel Dicembre dello stesso anno si stabilisce in Via de’Serragli 111, in un appartamento al secondo piano, correlato ad uno studio al piano terra.

Nel 1838 perde il primo figlio, James Gibson, di appena 5 anni. Nello stesso anno inizia a prendere lezioni di anatomia al Museo di Storia Naturale. Scolpisce, inoltre, il busto in marmo di Horatio Greenough (1805 – 52). Nel 1839 realizza “Eve Tempted” (1839 – 1841). Il 1841 è l’anno di “Fisherboy” (1841 – 1844), il secondo nudo di figura maschile nella storia dell’arte Americana.

Nel 1841 Powers dà vita al “Greek Slave” (1841 – 1843), la sua opera più famosa, ispirata alla guerra d’indipendenza della Grecia contro la Turchia. Nello stesso anno diventa professore associato onorario dell’Accademia delle Belle Arti. Nel maggio del 1847 incontra per la prima volta i Browning appena stabilitisi a Firenze in una residenza in Oltrarno, vicino a numerosi studi di scultori. Fra i Browning (in particolar modo Elizabeth Barret Browning) e Hiram Powers inizierà, dal 1853, una fitta e ricca corrispondenza epistolare.

Il 1856 è l’anno della “Penserosa”, mentre il 1858 vede la realizzazione di due opere, “Eve Disconsolate” e “America”, distrutta successivamente da un incendio.

Nel 1857 muore la seconda figlia, Frances Austin, di 8 anni ed il 1863 è segnato dalla morte della terza figlia, Florence Powers, di 17 anni.

Nel 1869 inizia la costruzione della Villa tra Via Dante da Castiglione e Via Farinata degli Uberti (una nuova zona residenziale compresa tra Poggio Imperiale e Via Machiavelli), con annesso uno studio adibito a esposizione. Nel progetto per l’acquisto dei lotti di terreno destinati alla costruzione, sono coinvolti anche i figli e le relative famiglie.

Nel 1859 Powers riceve due incarichi federali: la realizzazione di due statue, una di Benjamin Franklin (terminata nel 1862) e l’altra di Thomas Jefferson (terminata nel 1863). Hiram Powers muore il 27 Giugno del 1873 a Firenze; è attualmente sepolto, insieme alla famiglia, nel Cimitero degli Inglesi in Piazza Donatello.

(Diletta Carotti)

Le carte Powers al Gabinetto Vieusseux

Le carte Powers conservate presso l’Archivio Storico del Gabinetto G. P. Vieusseux comprendono lettere dello stesso Hiram Powers alla moglie Elizabeth, ai figli, ad altri familiari, lettere degli stessi figli e figlie, in particolare di Louisa Powers Ibbotson ed un corposo insieme di appunti e notizie biografiche su di lui, probabilmente raccolte dagli stessi familiari.