COMUNICAZIONE: Venerdì 26 aprile l'Istituto resterà chiuso

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Luigi Dallapiccola

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1 GENERALITÀ

1.1 Nome dell’Istituto

Gabinetto G.P. Vieusseux, Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti”. Palazzo Corsini Suarez, Via Maggio 42, 50125 Firenze.

1.2 Nome del Fondo

Fondo Luigi Dallapiccola

1.3 Notizie su possessore o possessori

Compositore. Nacque da genitori di origine trentina a Pisino d’Istria il 3 febbraio 1904 e cominciò già dal 1912 gli studi di teoria e di pianoforte. Nel 1914 entra al ginnasio e nel 1917, in seguito alla collocazione a riposo del padre, dichiarato ‘politicamente infido’, è costretto a trasferirsi con la famiglia a Graz. Ottiene la licenza liceale nel 1921 e l’anno dopo si trasferisce a Firenze: qui prosegue gli studi al Conservatorio, conseguendo il diploma di pianoforte nel 1924. L’ambiente fiorentino diventa determinante per la sua formazione, e anche la sua carriera concertistica come pianista acquista vigore; grande rilievo assume anche un viaggio a Berlino e a Vienna nel 1930. All’inizio degli anni Trenta comincia la collaborazione con il violinista Sandro Materassi (che si trasformerà in una quarantennale amicizia fraterna) e nel 1932 consegue il diploma di composizione. Nel 1934, ottiene la cattedra di Pianoforte Complementare al Conservatorio “Cherubini” di Firenze. Nel 1938 sposa Laura Coen Luzzatto e in quegli anni la sua attività lo porta spesso a lavorare all’estero. Accanto ai lavori vocali prendono corpo le composizioni teatrali, la cui prima realizzazione si esprime nell’opera Volo di notte. Nel 1939 viene nominato Accademico di Santa Cecilia e l’anno successivo è chiamato ad occupare “per meriti eminenti” la cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Firenze. Gli anni della guerra rappresentano un periodo di grande angoscia e sofferenza e la liberazione di Firenze l’11 agosto 1944 viene accolta con gioia estrema: rinuncia alla cattedra di Composizione e torna a insegnare Pianoforte Complementare; il primo dicembre nasce la figlia, che viene chiamata Annalibera. Riprendono i contatti internazionali e per la prima volta oltre oceano vengono eseguite le sue musiche; inizia nello stesso periodo a collaborare alla pagina musicale de «Il Mondo» diretto da Alessandro Bonsanti. Cresce la sua fama internazionale e durante il suo secondo viaggio negli Stati Uniti incontra Thomas Mann, che ricambierà la visita a Firenze nel 1954; ancora a New York conosce Toscanini e si reca poi in automobile in Messico dove assiste a un concerto per la prima volta dedicato interamente a musiche sue. Nel 1953 viene nominato socio della Bayerische Akademie der Schönen Künste di Monaco; successivamente trascorre un anno negli StatiUniti, docente al Queens College di New York e nello stesso periodo i suoi Cinque canti hanno la loro prima esecuzione alla Library of Congress di Washington. Ritornerà negli Stati Uniti nel 1959, per la quarta volta, dove insegnerà ancora al Queens College di New York e quindi all’University of California di Berkeley. Nel marzo 1962 Dallapiccola è fra i relatori di un corso di orientamento per docenti di lettere organizzato dal Gabinetto Vieusseux insieme al Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1964 a Braunschweig gli viene conferito il “Premio per la musica Ludwig Spohr”. Insegna per un breve periodo in Argentina, quindi torna ancora negli Stati Uniti e su incarico della Library of Congress scrive Parole di San Paolo. Nel mese di settembre del 1967 si congeda dall’insegnamento al Conservatorio; la EMI incide suoi lavori e a Berlino cominciano i preparativi per l’Ulisse — alla cui elaborazione si era dedicato quasi esclusivamente a partire dal 1960 — che viene messa in scena un anno dopo, il 29 settembre 1968, in lingua tedesca, alla Deutsche Oper di Berlino. Il 13 settembre 1970 l’Ulisse viene rappresentato per la prima volta in Italia al Teatro alla Scala di Milano. Raccoglie nel volume Appunti incontri meditazioni, edito dalla Suvini Zerboni, saggi, scritti di diario e conferenze. Durante un viaggio in Inghilterra, nel 1972, è colpito da edema polmonare. Riceve numerosissime onorificenze e inaugura a Empoli, con una prolusione, le celebrazioni per il cinquantenario della morte di Ferruccio Busoni, il cui pensiero rappresenta uno dei punti di riferimento più importanti per il suo lavoro e per la sua formazione. La notte del 18 febbraio 1975 viene nuovamente colpito da edema polmonare: muore il giorno dopo, il 19 febbraio. Il 22 febbraio 1995 a Palazzo Corsini Suarez” href=”archivio/suarez.html”>Palazzo Corsini Suarez, Mila De Santis parla del Fondo Luigi Dallapiccola; a cura della stessa De Santis esce una pubblicazione sull’argomento nel medesimo anno (v. sotto).

1.4 Data e modi di acquisizione

L’acquisizione del Fondo da parte dell’ACB avviene in due momenti: al 1978 risale il deposito da parte delle eredi che successivamente, nel 1992, decidono di trasformarlo in donazione. Pianoforte, mobili, suppellettili e biblioteca privata dei genitori sono donati nel 1995 dalla figlia del Maestro, Anna Libera.

1.5 Storia del Fondo

Il Fondo viene consegnato all’Archivio nella sua interezza.

1.6 Alimentazione del Fondo

Il Fondo è considerato chiuso.

1.7 Indicizzazione del Fondo

Il Fondo è stato interamente catalogato su supporto elettronico e le notizie bibliografiche complete sono disponibili all’interno della base dati della biblioteca.

1.8 Accessibilità del Fondo

Oltre ad essere disponibile in consultazione presso la sede dell’Archivio Contemporaneo “A. Bonsanti” se ne prevede anche il prestito, purché i volumi che interessano non rechino dediche e note mss.

2. DESCRIZIONE

2.1 Consistenza

L’ammontare della raccolta è di circa 3000 volumi (2719 le pubblicazioni) più un cospicuo numero di riviste musicali.

2.3 Tipologia

Dati gli orientamenti del Maestro, l’argomento delle pubblicazioni è per lo più riferibile alla critica musicale, ma con degli spazi anche per la letteratura (presenti autori come Mann, che si rivela anche dedicatore di alcune sue opere, Proust, Tolstoy, ecc.). La lingua italiana è prevalente ma si segnala una forte presenza di opere nelle lingue tedesca (20% ca.), francese e inglese (entrambe presenti nella misura del 12% ca.). L’arco cronologico che copre la raccolta si estende per tutto il Novecento, con una concentrazione largamente maggioritaria (oltre il 70%) nella seconda metà del secolo.

2.4 Caratteristiche fisiche

Brochure editoriali e legature con piatti rigidi in tutta tela, a volte anch’esse editoriali. Qualche legatura in pelle o quarto di pelle e carta. Molte sovraccoperte anni ’40-’60, più un certo numero anni ’70-’80, che ricoprono libri appartenuti a Laura Dallapiccola, moglie del compositore. Il Fondo è conservato all’interno degli arredi lignei originali e occupa una stanza del primo piano di Palazzo Corsini Suarez” href=”archivio/suarez.html”>Palazzo Corsini Suarez.

2.5 Identificazione, ordinamento e collocazione

Si rileva in molti casi la caratteristica firma del Maestro che talvolta annota anche la data e il luogo di acquisto. Abbastanza numerose anche le copie dedicate, per l’esattezza 281, pari a un corrispettivo di 186 dedicatori. Presente su una copia dell’Ulisse di Joyce, appartenuta a Dallapiccola come dimostrano la sua firma e la data mss «1960», anche l’ex-libris della figlia Anna Libera. Il Fondo, trattato come fondo speciale e quindi separato dal patrimonio della biblioteca circolante, viene identificato con la sigla “FDa” e occupa i numeri d’inventario che vanno da 176580 a 176599 e da 183000 a 185699.

2.6 Stato di conservazione

Generalmente discrete le condizioni di conservazione. Abbastanza danneggiate le brochure che presentano strappi, imbrunimenti, mancanze. Strappi su alcune sovraccoperte. Sporadici restauri.

2.7 Mostre e altre attività di valorizzazione riguardanti il Fondo

Mostra dell’Archivio Contemporaneo, Firenze, Palazzo Strozzi, 20 maggio-30 giugno 1978, presentazione di Luigi Crocetti, Firenze, Arti grafiche Mori, 1978 (Fondo Montanelli di Luigi Mascilli Migliorini, Fondo de Larderel-Viviani della Robbia di Silvano Ferrone, Fondo Orvieto di Roberto Fedi, Fondo Ojetti di Silvia Betocchi, Fondo Dallapiccola di Fiamma Nicolodi, I ritratti di Adriana Pincherle di Giuseppe Nicoletti);
Vieusseux e il “Vieusseux”: storia e cronaca di un istituto di cultura e del suo fondatore. Catalogo delle mostre, 20 ottobre – 10 dicembre 1979, Firenze, Arti grafiche Mori, 1979 (Catalogo della sezione storica, a cura di Luigi Mascilli Migliorini. Guida alla sezione contemporanea, a cura di Marco Marchi. Ipotesi di lavoro del Centro Romantico, a cura di Maurizio Bossi. Mostra esemplificativa dell’Archivio Contemporaneo, a cura di Albarosa Albertini, Caterina Del Vivo, Carlo Tonini);
«Intorno a Dallapiccola»: mostra inauguratasi il 28 maggio1996 presso il Teatro Comunale, a cura di Mila De Santis, con documenti tratti dal fondo omonimo conservato presso l’Archivio Contemporaneo.

3. BIBLIOGRAFIA E DOCUMENTAZIONE

Fondo Luigi Dallapiccola: autografi, scritti a stampa, bibliografia critica con un elenco dei corrispondenti, a cura di Mila De Santis, premessa di Gloria Manghetti, Firenze, POLISTAMPA, 1995;

LAURA DESIDERI, Le biblioteche d’autore dell’Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux, in «Antologia Vieusseux» n. s., a. 6, n. 18 (settembre-dicembre 2000), pp. 61-74.

Guida, p. 207-209;

CITO, n. 343;

Cronologia, p. 136.

Scheda a cura di Cristina Cavallaro